COMPRAVENDITE E AFFITTI: IL MERCATO IMMOBILIARE ANCORA IN RIALZO NELLE BALEARI
Comprare una casa ad Ibiza o affittare un appartamento a Palma è sempre più caro.
Il prezzo delle case nelle Baleari, infatti, continua a salire con decisione anche in questo autunno del 2018, continuando ad essere uno dei più alti della Spagna secondo un’indagine eseguita dalla CBRE, nota come una delle più grandi società di consulenza immobiliare al mondo. Nello studio “Chiavi del mercato residenziale in Spagna” la CBRE analizza la situazione delle otto province spagnole considerate di maggiore interesse dal punto di vista del mercato immobiliare: Madrid, Barcellona, Valenza, Siviglia, Malaga, Zaragoza, Vizcaya e Baleari.
Per quanto riguarda le Baleari viene evidenziato come il prezzo medio di un immobile residenziale è cresciuto dallo scorso anno del 12% e la tendenza è quella che l’incremento si mantenga tra il 7% ed il 10% in considerazione dell’intensa domanda esistente e della scarsa offerta di abitazioni sul mercato, in particolare le nuove costruzioni, mantenendosi così la domanda maggiore dell’offerta. Analizzando l’evoluzione degli ultimi tre anni, la crescita media annuale è stata del 7%, bel oltre l’incremento degli stipendi. Tale aumento è stato più alto in Palma con l’8%, maggiore di quello di Madrid che è stato del 5%.
Un elemento che spiega questo incremento “anomalo” del mercato immobiliare delle Baleari rispetto al resto della Spagna è costituito dalla presenza massiccia di compratori stranieri: tra il 2006 ed il 2017, il 27% degli acquisti è stato realizzato da stranieri.
Questa tendenza al rilazo, sempre secondo CBRE, è ancora più spiccata nell’ambito degli affitti dell’arcipelago e, soprattutto nel caso di Palma, dove si concentra maggiormente la domanda. In questo municipio l’aumento degli affitti dal 2013 al 2017 è stato del 54% diventando così, insieme a Barcellona, la città dove è stato più accentuato il fenomeno del rincaro degli affitti, sicuramente legato alla diffusione degli affitti turistici.
Analizzando il fenomeno, viene sottolineato come l’innalzamento degli affitti turistici di breve durata abbia comportato una riduzione drammatica dell’offerta di affitti per la prima casa, con la possibilità che la nuova normativa possa ridurre il fenomeno, senza nascondere che allo stesso tempo fondi di investimento e imprese immobiliari stanno analizzando progetti congiunti per operare nell’ambito dell’affitto turistico laddove sia consentito, considerato il successo di tale commercializzazione.
Per operare correttamente nell’ambito dell’affitto turistico, settore sicuramente attrattivo dal punto di vista dei guadagni, è per molto importante rivolgersi ad Avvocato Italiano o ad un altro professionista esperto della materia al fine di valutare innanzi tutto se, nel caso concreto, è permesso realizzare un affitto turistico (inferiore ai 30 giorni) dell’immobile e, nel caso affermativo, espletare tutte le pratiche necessarie affinchè l’attività sia svolta nella legalità, evitando il rischio delle ingenti sanzioni stabilite dalla legge e di vedere la propria attività sospesa.
23 ottobre 2018
Marialuisa La Ferla
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